Noemi Israel firma IL VIALE DEI GATTI PERDUTI in questo libro che raccoglie alcuni tra i migliori scrittori italiani del genere fantasy. L'autrice costruisce un racconto pieno di dettagli preziosi, ben noti a chi conosce bene il mondo felino. Dolciumi, Croma e i gemelli Eli e Sir si ritrovano nei giardini pontifici e inizia per loro un viaggio estremamente particolare. Curiosità: un cameo è dedicato anche a Benedetto XVI.
FRANCOBOLLI E FASHION DOLL RACCONTANO 60 ANNI DELLA PRIMA DIVA VIRTUALE.
Catalogo della Mostra al Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa e Spazio Filatelia - Trieste 9 marzo - 6 aprile 2019, testi in italiano e inglese, stampato da Borè S.r.l., 2019, Lecce, pp.148.
Il suggestivo percorso storico della mostra, raccontato dall'autrice attraverso foto , testi e testimonianze. Volume dedicato a grandi e piccini, non necessariamente collezionisti.
Prefazione di Gualtiero De Santi, Fermenti Editrice, Roma 2009, pp. 68
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Cosa ci rimane
oggi, dopo tanti crolli, annunciati, millantati ed esaltati? Forse, per dare
una risposta che sarebbe potuta piacere alla Weil, restano le tensioni che
cancellano i legami e gli ordini tradizionali, e le parole che non nominano,
oppure che nominano e indicano indirettamente. Se la menzogna si contrappone al
bene, dovrebbe essere la verità a risarcirlo. Ma di fronte a una verità
conculcata dal potere, il riflesso condizionato va a ricercare la strada della
differenza. Al teatro epico e sociale, oggi non più praticabile perlomeno nei
termini noti, si è venuto sostituendo un teatro di analogie e di levità
(all'apparenza un po' boulevardier), che, consapevole dell'avvenuto
abbassamento della parola, punta su una tecnica diversa d'attenzione. L'attenzione verso che cosa? (Gualtiero De Santi)
In: Labirintismo , Edizioni Stravagario, Tremensuoli di Minturno 2009, pp. 69-75.
Storia di una beffa colossale giocata dall'Inconscio di un gruppo di analizzandi a danno del loro
terapeuta. In una cornice oltremodo realistica, l'iperbolica "vendetta" degli
pazienti ha luogo in un circo, dove la venale psicoanalista diventa addirittura
il bersaglio del Re dei coltelli volanti. Finale a sorpresa.
Prefazione di Marco Palladini, Fermenti
Editrice, Roma 2009, pp. 84.
In un giorno estivo qualunque, in una villa di San
Lorenzo del Carso, si incrociano levite di Glicine, quarantenne sposata, e
Vicky Mayer, professore ordinario di Letteratura. Lui è un impenitente scapolo,
non privo di una certa spocchia professorale, un po' seduttore e un po'
misogino, sotto sotto ancora legato alla mamma. Lei è la consorte sfortunata di
un uomo ridotto in carrozzella, già quasi in stato neuro-vegetativo, che fa
ancora la "ragazza", cicaleggia con le amiche, tutte sfigate in amore, ed è
legatissima al padre vedovo. I due – Vicky e Glicine – si annusano, si studiano
e animano una vivace schermaglia amorosa che si nutre di sottili fendenti
psicologici da una parte e dall'altra. C'è tutto il piacere di ferirsi per non
riconoscersi deboli, per non dichiararsi per primi, e in mezzo c'è pure la
questione del padre di lei che è anche il 'maestro' universitario di lui, così
che l'unione tra la figlia e l'allievo è, fatalmente, pure un topico (e tipico)
rapporto edipico 'spostato'. Nel testo pulsa una sostenibile leggerezza
dell'essere e la sua temperatura di gradevole commedia di costume di conserva
brillante anche nel coup terminale, che inscena un piccolo rovesciamento
meta-teatrale.
(Marco Palladini)
Prefazione di Donato Di Stasi. Fermenti Editrice, Roma
2007,
pp. 64.
Noemi Israel dà vita a una commedia degli inganni e delle ripicche, delle
dissoluzioni e delle disillusioni. Il suo intento si rivela quello di decifrare
una certa realtà, una volta mossi i fili di un universo che procede "a casaccio,
senza regole". Tale esigenza giustifica la necessità di gettare i personaggi nel
loro destino senza particolari fortune e speranze. Per dirla con Majakovskij, la
vita non è che il primo disegno mal riuscito di
una balena; su questa sinopia l'Autrice sa tracciare i percorsi del ragionamento
e dell'intelletto, forse le uniche salvezze rimaste sulla carta e nella realtà.
(Donato Di Stasi)
in: Gatti Magici: amicizie particolari, a cura di
Giordano Alberghini, Mursia, Milano 2005, pp.
64-69.
Il gatto rosso Ariel dell'autrice stringe amicizia con una ranocchia trovata viva nell'insalata confezionata, acquistata al supermercato.
B&V Editori, Gorizia 2002, pp. 112. (Illustrazioni di Paolo Marani)
Dieci e mezzo è una raccolta di novelle, in cui l'Autrice utilizza con
virtuosistica semplicità stili differenti, dal racconto tradizionale al dialogo
teatrale, dalla forma giornalistica al bozzetto. Ogni novella fotografa scorci di ordinaria vita relazionale, come l'esame
universitario, la riunione del circolo, una visita di cortesia, rapporti
coniugali e familiari, delineando con graffiante ironia i quotidiani inghippi
provocati dalla presunzione, dal disinteresse, dalla sopravalutazione del
prossimo, dalle demagogie e dai fanatismi. Tra i molteplici personaggi, spicca sugli altri il prof. Ligeti,
autorevole e buffo "barone" della medicina, più volte protagonista di
funamboliche situazioni, dalle quali esce sempre vittorioso grazie all'arguzia e
al buon senso.
In: Libera o liberata, Edizioni Il leggio, Chioggia 2002, pp.
126-127.
L'angoscioso risveglio di una casalinga sposata che si convince di essere libera e realizzata perché la domenica
si alza dopo l'una. E' sola a casa e ancora non
ha figli. Rimugina tutto l'andazzo della sua vita, con stanchezza crescente, e
alla fine abbandona le speculazioni per dar da mangiare ai suoi gatti. Il
presentimento di non essere né libera né liberata trasuda da ogni sua parola.
Una scelta linguistica scarna e graffiante al tempo stesso, quella della Israel,
che mette in risalto l'amaro sapore di una sconfitta sottintesa.
Battello stampatore, Trieste 1999, pp. 124.
Béla Ferenczy, dentista di chiara fama, deve affrontare il dramma di una
malattia incurabile; Biagio Strucchelli, suo inseparabile amico e collega,
quello di una incalzante e precoce senescenza. I due uomini sono obbligati,
loro malgrado, a riflettere sul significato di morte, vecchiaia e solitudine
proprio quando Abigail Silbermann si presenta nel loro studio dentistico, in
un giorno qualunque d'autunno. La bizzarra ed esuberante "ultima" paziente
del dottor Ferenczy mette in movimento un incredibile gioco di ricordi e
caratteri, che frantuma immediatamente l'atmosfera cupa del triste novilunio
ungherese in frizzanti scintille di umorismo. La vita continua inesorabile,
anche di fronte a sconvolgenti segreti, ma la memoria crea fra i tre una
catena di intima e reciproca corrispondenza, che si esprime in un tessuto
letterario arricchito da anagrammi, simboli e armonie.
La particolarità - davvero unica e precorritrice dei tempi - di questo libro, pubblicato nel 2000, è che conteneva un segnalibro con l'indirizzo mail al quale si poteva scrivere per far continuare la storia a piacimento dei lettori. L'indirizzo, per la cronaca, è sempre attivo:
cocomontblanc@yahoo.it
e i personaggi ancora lì ...
Il Murice, Trieste 1998, pp. 70. (II Ediz. 2000)
Quattro atti, apparentemente tutti indipendenti l'uno dall'altro, con un
unico filo conduttore: la storia di una giovane donna sposata, Rachele
Casali, e un indefinibile avventuriero, suo coetaneo, James E. Melville. Un
contesto borghese, a cui fanno da cornice una serie di personaggi più o meno
faceti, tra cui spicca Luigi Altenburger, illustre e maturo insegnante di
pianoforte, che in un modo o nell'altro si trova coinvolto, a volte
goffamente, nelle vicende dei due giovani. Soltanto il finale, che ha luogo
nell'isola di Corfù, svela il mistero di questo "intrigo internazionale"...
Copyright 2023 Noemi Israel